Valuazione formativa e sommativa della literacy
Molti paesi dispongono ormai di quadri di riferimento per l'insegnamento e l'apprendimento che si concentrano sull'acquisizione di abilità e competenze. In Svizzera, questo vale sia per il Lehrplan 21 che per il Plan d'études romand (PER) o per il Piano di Studio della scuola dell’obbligo ticinese. Un obiettivo prioritario comune è quello di sostenere gli studenti nelle loro competenze linguistiche orali e scritte. Per sondare se e in che misura gli allievi raggiungono questi obiettivi, si utilizzano diversi formati di valutazione. Le procedure di valutazione (e di giudizio) sono quindi utilizzate in diversi punti del processo di insegnamento/apprendimento. Piu
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Un’analisi degli esami di maturità di francese come prima lingua in Svizzera
Nel marzo del 2019 si è tenuta presso l'Università di Ginevra una giornata di studio sul tema della valutazione a tutti i livelli scolastici, dalla scuola primaria alla fine del livello secondario II, del francese come prima lingua che ha visto riuniti insegnanti, direttori, formatori e ricercatori della Svizzera romanda e dello ZEM CES. Sulla base delle discussioni molto ricche che si sono svolte durante questa giornata, questo articolo affronta la questione degli esami di maturità di francese come prima lingua nella Svizzera romanda dal punto di vista dell'autonomia degli insegnanti, degli istituti scolastici e dei Cantoni. Basandosi su un caso di studio sul Cantone di Ginevra, a differenza da un lato degli altri Cantoni francofoni e, dall'altro, delle altre due regioni linguistiche della Svizzera, questo contributo mostra il peso della tradizione in relazione all'autonomia degli insegnanti nello sviluppo e nella correzione dei test di certificazione delle prove di certificazione della prima lingua in Svizzera e, in questo contesto, il ruolo svolto dagli istituti di formazione nel processo di armonizzazione delle pratiche a livello cantonale.
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Certificare la scrittura nella scuola secondaria e… nient’altro!
Dall'introduzione del plan d'études romand (PER), nel 2011, molti insegnanti hanno riscontrato difficoltà nel certificare la produzione scritta di tutti i generi. Una delle sfide, per loro, consiste nel collegare la valutazione del funzionamento della lingua all'apprendimento specifico della produzione scritta e nel formulare criteri di valutazione incentrati sul contenuto specifico dell'oggetto didattico. Per affrontare questa problematica, il nostro articolo presenta un caso di studio che utilizza un modello teorico per analizzare un approccio di valutazione sommativa osservato nella scuola secondaria nel Canton Vaud. Questa analisi si inserisce in un’interrogazione professionale che porterà a sua volta a nuove riflessioni, in modo che gli insegnanti possano certificare la produzione scritta, e nient'altro.
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Valutazione della produzione scritta nella scuola primaria: un approccio e uno strumento di apprendimento
Questo articolo discute l’elaborazione e l'utilizzo di una griglia di valutazione basata su criteri di riferimento per valutare la produzione scritta in lingua francese. Quest’ultima si basa sugli obiettivi del plan d'études romand (PER), suddivisi in due categorie: obiettivi di base e obiettivi di perfezionamento. Questo approccio valutativo mira, in particolare, a focalizzare l'attenzione degli studenti sul loro apprendimento in modo che possano regolare il loro apprendimento in modo efficace e migliorare la qualità del proprio testo.
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Verifica della competenza di lettura – Prospettive su Mindsteps e sulla VCB
Per poter testare le capacità di lettura sono necessari esercizi che rendano visibile la comprensione dei testi. Questo articolo pone l’accento sugli esercizi di lettura diagnostica che vengono utilizzati per valutare la competenza di lettura e per determinare se gli studenti raggiungono gli obiettivi di apprendimento e educativi. Esso offre una panoramica, dal punto di vista della didattica del tedesco, della valutazione delle competenze di lettura utilizzando la banca dati digitale degli esercizi «Mindsteps» e la «Verifica del raggiungimento degli obiettivi formativi nazionali (competenze di base)» (in breve VCB) nazionale. Le due verifiche della competenza di lettura sono discusse da tre punti di vista diversi: (1) da un punto di vista sistemico, i due strumenti di valutazione vengono collocati nel sistema educativo svizzero; (2) da un punto di vista funzionale, viene mostrato in che misura essi consentono di operare valutazioni formative e sommative; e (3) da un punto di vista curricolare, Mindsteps e la VCB sono messi in relazione con gli obiettivi di competenza esaminati e verificabili. Un compito esemplare di Mindsteps illustra le possibilità e i limiti degli esercizi di lettura basati su tablet e computer. L'articolo si rivolge agli specialisti della didattica del tedesco, ai responsabili della pianificazione della formazione e agli insegnanti interessati e mette in evidenza lo sviluppo di esercizi orientati alle competenze per Mindsteps e per la VCB.
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Diagnostica, feedback e promozione della lettura differenziata
Implementazione di concetti basati sull'evidenza nell’attività scolastica quotidianaLa crescente eterogeneità degli alunni va di pari passo con la sfida per gli insegnanti di diagnosticare le diverse situazioni e i diversi prerequisiti di partenza e di pianificare di conseguenza il supporto scolastico in modo differenziato. Questo articolo presenta, con la diagnostica del processo di apprendimento quop e il programma di supporto «Der Lese-Sportler» («Il lettore atleta»), un concetto che combina le componenti centrali delle valutazioni formative – diagnostica, feedback e promozione – in modo coerente sulla base dei risultati scientifici. I risultati di una ricerca di vasta portata dimostrano la validità psicometrica della diagnostica dei processi di apprendimento e mostrano sviluppi dell'apprendimento superiori per le classi in cui gli insegnanti utilizzano la diagnostica dei processi di apprendimento. Tuttavia, l'implementazione di una promozione differenziata della lettura e di regolari colloqui di feedback sembra essere più impegnativa per il personale docente. I possibili punti di partenza per la realizzazione di valutazioni formative nell’attività scolastica quotidiana vengono presentati e discussi sulla base dei risultati delle ricerche in corso.
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Valutazione differenziata della calligrafia – una componente della promozione della scrittura
L'articolo esordisce sottolineando l'importanza della calligrafia come abilità fondamentale della scrittura e offre quindi una panoramica dello stato dell'arte della ricerca calligrafica lungo i due criteri principali della leggibilità e della scorrevolezza. Sulla base dell'esempio degli studi di Hurschler, Saxer e Wicki (2008, 2009), condotti in relazione alla riforma calligrafica svizzero-tedesca, è possibile dimostrare che queste due componenti non sono necessariamente correlate tra loro.
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La valutazione della calligrafia nella ricerca ha prodotto non solo metodi, bensì anche una conoscenza di come la calligrafia può essere valutata in modo orientato alla promozione: in primo luogo, vengono illustrate le procedure per valutare la leggibilità, per poi passare alla discussione dei metodi per esaminare la scorrevolezza. Questi ultimi comprendono un ampio spettro di metodi orientati ai processi e ai prodotti, come l'analisi digitale della calligrafia per misurare l'automazione, la misurazione della scorrevolezza basata su carta e matita e l'osservazione diretta del processo di scrittura. L'osservazione strutturata fornisce all'insegnante importanti informazioni sugli impulsi di supporto più adeguati, specialmente in caso di difficoltà calligrafiche. Infine, viene mostrato come l'integrazione di entrambi i criteri – ossia il livello di apprendimento per quanto riguarda lo sviluppo di una calligrafia personale leggibile e fluente – possa essere esaminata per definire suggerimenti concreti di promozione per i diversi gruppi di prestazioni.
Per garantire il successo dell’insegnamento della calligrafia, verranno utilizzati anche elementi di autovalutazione e di valutazione tra pari. A tal fine verranno spiegati i concetti per due esempi pratici. L'articolo si conclude con una riflessione sul concetto di “Selbstfähigkeit” (esercizio autonomo delle proprie abilità) degli “scrittori esordienti” e sul possibile effetto preventivo, consentendo alle allieve e agli allievi di vivere esperienze di autoefficacia attraverso una valutazione differenziata della calligrafia.
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ESKE - Indagini sulle competenze linguistiche scolastiche nella prima lingua
Oggi le scuole sono confrontate sempre più spesso con alunne e alunni con un background di rifugiati che non parlano nessuna delle lingue nazionali e che devono ancora essere adeguatamente inseriti nel sistema scolastico. Affinché i bambini e i ragazzi possano ricevere un'istruzione che corrisponda alle loro capacità e alle loro esperienze scolastiche, è necessario conoscere le loro capacità di lettura e scrittura e le loro conoscenze scolastiche basate sull’esperienza. Poiché le alunne e gli alunni non possono ancora rendere visibili le loro conoscenze in tedesco, queste devono essere esplorate nelle rispettive prime lingue. A questo scopo, è disponibile gratuitamente online uno strumento sviluppato presso il PH FHNW per accertare le competenze linguistiche scolastiche nella prima lingua (ESKE). Questo articolo descrive il problema dell’inserimento scolastico dei bambini e dei giovani con un vissuto da rifugiati e spiega come l’ESKE sia stato concepito come strumento per sostenere le autorità scolastiche nell’affrontare questa problematica.
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Il capitolo 1 presenta l'ESKE e ne spiega il rapporto con il Piano didattico 21. Un esercizio dello strumento mostra, a titolo di esempio, come sia possibile costruire un ponte linguistico tra gli alunni interessati e gli insegnanti. Il capitolo 2 si occupa delle esigenze di insegnanti e specialisti in diversi Cantoni e scuole. Con l’occhio rivolto a strumenti simili di altri paesi (capitolo 3) e tenendo conto delle ricerche ancora poco numerose esistenti sull’argomento (capitolo 4), il concetto alla base dello strumento ESKE viene delineato nel capitolo 5. Il capitolo 6 è invece dedicato alla concezione dei compiti e si concentra sulle sfide con culture, lingue e scritture diverse. Una conclusione con una prospettiva sull'ulteriore sviluppo dell'ESKE completa infine l'articolo del capitolo 7.
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Osservazione e valutazione nella scuola materna: così le maestre della scuola dell’infanzia di un istituto scolastico sviluppano insieme la loro prassi di valutazione
Questo contributo offre una panoramica di una formazione continua interna alla scuola nell'ambito del programma QUIMS. Sull'arco di due anni, le insegnanti della scuola materna ed elementare di un istituto scolastico si occupano di questioni di valutazione e di sostegno, con particolare attenzione alla lingua. Utilizzando l'esempio della scuola materna, viene mostrato come gli insegnanti valutano la propria prassi utilizzando un esempio di ancoraggio e come lo scambio di esperienze li incoraggi a considerare e sviluppare la loro prassi di valutazione come un compito comune. In questo modo si intendono evitare distorsioni nella percezione, che possono sorgere a causa di aspettative inadeguate, e si intende inoltre rendere particolarmente efficace il sostegno in classe.
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Questo articolo vuole sottolineare l'importanza di una prassi di valutazione comune e presenta un modo di procedere concreto per far sì che le insegnanti della scuola materna possano sviluppare una prassi di valutazione comune che serva loro da base per un sostegno adeguato e che - orientandosi al Lehrplan 21 - porti a valutare nello stesso modo identiche prestazioni.
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Processi di insegnamento della lettura autoregolata nella pratica regolare dell'insegnamento del tedesco
La lettura autoregolata costituisce una competenza chiave non solo nel contesto scolastico ma anche nella vita professionale. Gli insegnanti della lingua tedesca giocano un ruolo decisivo nella misura in cui gli studenti acquisiscono la capacità di lettura autoregolata durante il loro percorso scolastico. Tuttavia, l'attuazione di principi basati sull'evidenza di un insegnamento di successo della lettura autoregolata nella pratica dell’insegnamento costituisce una sfida per gli insegnanti. Questi ultimi mostrano insicurezze nell'insegnamento e auspicano l’introduzione di un sostegno. Questo contributo parte proprio da questo punto, descrivendo come si può insegnare la lettura autoregolata in quinta elementare utilizzando come esempio l’insegnamento del tedesco. L'analisi di un caso mostra che l'insegnante soddisfa molti dei principi di un insegnamento di successo della lettura autoregolata e che, rispetto ad altre lezioni, si evidenziano delle peculiarità, ma anche elementi comuni. L'analisi evidenzia anche che i principi teorici dell'insegnamento sono compatibili con il modo di agire nelle lezioni regolari, ma che esiste anche un potenziale di ottimizzazione.
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