Il nostro contributo osserva come si sono sviluppate due sequenze didattiche a partire dal racconto patrimoniale «Il lupo e i sette capretti» (versione tradizionale e rivisitata) integrando un oggetto con una materialità specifica, il «tappeto delle storie», un supporto di insegnamento/apprendimento offerto dalla mediateca del nostro istituto di formazione primaria. Ci permette di evidenziare questioni importanti relative alla preparazione didattica di questo particolare strumento (Wirthner e Schneuwly, 2004; Rabardel, 2005), che non fa parte degli strumenti abituali disponibili per l'insegnamento, e a ciò che consideriamo come la sua multimodalità. Questi aspetti riguardano dunque la multi-semioticità dell'oggetto «tappeto delle storie», ma anche il posizionamento degli utilizzi che ne vengono fatti da un punto di vista disciplinare (il francese e la sua sotto-disciplina «letteratura») e curricolare. Un confronto tra diversi gradi scolastici ci permette di rivelare gli effetti della materialità di questo artefatto sulla didatticizzazione del «racconto» come oggetto di conoscenza e l'accesso alla letteratura e alla comprensione della parola scritta che esso delinea.
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https://doi.org/10.58098/lffl/2021/2/737