L'articolo si propone di identificare alcune caratteristiche delle pratiche ludiche in ambito scolastico. Mette a confronto due esempi di giochi proposti in prima elementare (all'inizio del percorso scolastico, 4-5 anni), con quello di una classe terza in una scuola di maturità specializzata (alla fine del percorso scolastico, 18-19 anni). L'analisi viene condotta utilizzando principalmente gli strumenti concettuali sviluppati dallo psicologo L. S. Vygotskij. Il suo lavoro sull'immaginazione offre uno sguardo illuminante sullo sviluppo psicologico indotto dall'uso del gioco e della finzione nell’insegnamento. Per andare oltre la semplice analogia tra la funzione immaginativa del gioco e la funzione immaginativa della finzione, è interessante affrontare la questione a partire da due problemi: i) l'espressione e il controllo delle emozioni; ii) il rapporto tra finzione e realtà, dove il passaggio dall'una all'altra è possibile secondo Vygotskij solo a partire dal momento in cui il bambino è ben ancorato a quella che egli qualifica come «grande realtà».
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https://doi.org/10.58098/lffl/2022/3/770