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La cultura informativa e l'arrivo dell’Open AI

Gli specialisti dell'informazione del Québec continuano nei loro sforzi per sviluppare le capacità di pensiero critico degli allievi, utilizzando la biblioteca come crocevia di apprendimento.

dal n. 2023 | 3 al tema «Letteralità e intelligenza artificiale»

Viviane Morin, Audrey Raynault

Con l’avvento dell'intelligenza artificiale (AI) e dei robot conversazionali, il ruolo dei bibliotecari sta diventando ancora più importante e viene valorizzato all'interno di team interdisciplinari. Saper navigare in questi nuovi strumenti in modo etico, con spirito critico e rispettando i diritti d'autore è un'abilità che deve essere aggiunta alla cultura informativa. Tuttavia, in Québec, la comunità degli insegnanti è scarsamente attrezzata per insegnare la cultura informativa ai propri allievi. Esistono alcuni strumenti e risorse, ma non esiste una struttura ufficiale prescritta dal nostro ministero dell'istruzione che fornisca un quadro di riferimento per l'insegnamento delle cosiddette competenze informative. Il compito è colossale e le iniziative personali di bibliotecari e tecnici della documentazione specializzati in scienze dell'informazione stanno mettendo in atto diverse iniziative per sostenere quest'area di apprendimento per una cittadinanza responsabile. Tuttavia, la mancanza di personale bibliotecario specializzato, la carenza di insegnanti e gli strumenti tecnologici funzionali troppo scarsi costituiscono ostacoli considerevoli. Riteniamo che la collaborazione con altri attori della comunità scolastica possa aiutare a superarli. Così, ad esempio, in questo contributo proponiamo di creare nelle scuole gruppi interdisciplinari composti da insegnanti, consulenti educativi, operatori dell'infanzia, genitori, organizzazioni esterne e altri soggetti interessati, per riflettere sull'utilizzo degli spazi comuni della scuola, tra cui la biblioteca come crocevia di apprendimento. La biblioteca scolastica è uno spazio comune per la condivisione di strumenti e materiali, dotato di un'infrastruttura di rete, strumenti tecnologici e spazi di lavoro. Così, ad esempio, i bibliotecari del Centre de services scolaires di Montréal, in collaborazione con professionisti e partner, offrono laboratori didattici interdisciplinari per allievi e insegnanti. Questi laboratori mirano, tra l'altro, a sviluppare una cultura dell'informazione che ora include l'educazione all'IA.

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https://doi.org/10.58098/lffl/2023/3/807
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