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«È comunque meglio che leggerlo così e basta»

Opzioni intermediali per il trattamento delle ballate in base all'esempio de «L’apprendista stregone»

dal n. 2025 | 1 al tema «Intertestualità, intermedialità e literacy»

Klaus Maiwald

Un concetto di testo che trascende il mezzo scritto è approdato ormai anche negli obiettivi per i curricoli scolastici. Ciò è dovuto in parte alla didattica della letteratura che a partire dagli anni '90 ha perseguito con forza l'integrazione di altri media nell’insegnamento del tedesco basato sui libri. Anche l'intermedialità è stata messa in evidenza come concetto ombrello che va oltre la pura intertestualità per un'ampia varietà di riferimenti tra diversi media. Categorie filologiche come plurimedialità, riferimento intermedio, trasposizione e transmedialità sono state riprese nella didattica della letteratura. Dopo una spiegazione di questi sviluppi e concetti, l’articolo presenta le opzioni intermediali per affrontare la ballata «L’apprendista stregone» Di Goethe. Particolarmente importante è la presenza molteplice del testo in una distribuzione quasi transmediale. Le trasposizioni, ad esempio all’interno di libri illustrati, recite e film, aprono una serie di possibilità per l'insegnamento della letteratura che non è limitato alla lettura della letteratura scritta. L'offerta intermediale de «L’apprendista stregone» è oggetto di riflessione (anche critica) per quanto riguarda i suoi potenziali per un apprendimento letterario adeguato al tema trattato. 

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https://doi.org/10.58098/lffl/2025/1/865
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